La nostra storia
Il vivaio Martignoni inizia la sua attività nei primi anni ’50 grazie all’iniziativa di Celso Martignoni che insieme ai sui cinque figli Amedeo, Gino, Paolo, Raffaele e Silvio fa partire l’azienda agricola. In Italia e nel bolognese è l’inizio della ricostruzione e di una nuova vita, occorre piantare nei giardini, nelle campagne e nelle aree pubbliche nuovi alberi da frutto, viti, siepi. A questo punto il vivaio Martignoni che già prima della seconda guerra mondiale coltivava cereali comincia nuovi tipi di coltivazioni come viti, alberi da frutto e anche piante ornamentali, in quanto le persone che passavano davanti all’azienda chiedevano sempre più piante per i loro giardini e le loro case in collina. Nel mercato di piazza Maggiore a Bologna (dove venivano diversi fornitori di piante di Pistoia) si vendevano sempre più piante ornamentali rispetto a quelle per l’agricoltura.
Chi sviluppò l’idea di ampliare e diversificare l’azienda agricola fu Raffaele Martignoni, padre di Angela, che volle andare a Pistoia per seguire le coltivazioni nei vivai. Fu accolto presso l’azienda Zelari come una persona di “casa” dove , grazie alle sue capacità, fu formato e gli fu trasmessa la passione per il vivaio. Fu così che al rientro a Bologna nell’azienda agricola Martignoni sparì l’agricoltura di base e Raffaele cominciò, insieme ai suoi fratelli, le coltivazioni delle piante che ormai possiamo riconoscere in tanti giardini di Bologna e provincia come il Tiglio, la Betulla, l’Ippocastano, la Magnolia, la Lagerstroemia, il Pioppo, la Ginkgo biloba, il Cedro del Libano, il Cedro Deodara…